La Qualità e i Sistemi di Gestione negli ETS

I concetti di ‘qualità’ e di ‘sistema di gestione per la qualità’ sono ormai entrati a far parte di un lessico e di pratiche comuni nei contesti produttivi di beni e servizi nei più svariati ambiti non solo privati, ma anche pubblici e nonprofit, in quest’ultimo ambito specie in relazione all’erogazione di servizi alla persona. Molte, tuttavia, sono le aree operative nelle quali anche le Organizzazioni di Volontariato (OdV) e gli altri Enti del Terzo Settore (ETS) applicano sistemi di gestione per la qualità. In taluni casi questi vengono certificati da Enti indipendenti sulla base di standard internazionali, in altri casi si conformano a standard stabiliti da autorità pubbliche in relazione ad accreditamenti istituzionali (ad esempio in ambito sanitario, sociale, educativo, della formazione professionale ecc.).

Mentre i sistemi di accreditamento istituzionale sono per lo più obbligatori per l’esercizio, in rapporto con la Pubblica Amministrazione (P.A.), di talune attività sulla base di standard stabiliti dal legislatore stesso, in generale le norme internazionali a cui si fa riferimento in relazione ai sistemi di gestione per la qualità (le norme ISO, ndr) sono di natura volontaria. Esse infatti sono stabilite per le organizzazioni che liberamente intendano adottarle e applicarle efficacemente al loro interno nei propri processi di business, qui inteso come ambito di attività. Talora è possibile che i sistemi di accreditamento, prevedano anche l’obbligo di adozione di un sistema di gestione per la qualità certificato o, come accade in molti casi, che questi siano richiesti in quanto requisiti di accesso a procedimenti di evidenza pubblica per l’affidamento di forniture di beni o servizi da parte della P.A. Appare evidente, in questi casi, come la natura volontaria della norma, pur rimanendo formalmente, finisca per essere superata, laddove si operi in determinati settori ove sia previsto obbligatoriamente la loro adozione.

Perché anche un ETS dovrebbe dotarsi di un sistema di gestione?

Già altrove abbiamo visto come “i vantaggi possono derivare anche dalla possibilità di partecipare ad opportunità dei mercati (pubblici o privati) per i quali l’accesso è vincolato o incoraggiato dal possesso della certificazione. Vi sono però, indipendentemente da questi, i vantaggi diretti per l’organizzazione che intenda applicare il sistema perché assume un metodo utile per l’efficientamento dei propri processi produttivi o di erogazione, compresa una migliore e più sistematica gestione del rischio. Tutti questi effetti, sono differentemente applicabili ad organizzazioni pubbliche, private for profit e private non profit, a seconda delle loro specifiche finalità. In generale il sistema di gestione per la qualità certificato dovrebbe consentire una valutazione di parte terza dimostrabile a terzi, soprattutto a clienti e fornitori, capace di aumentare ad esempio la propria affidabilità, il controllo dei processi, la riduzione e la reazione ad eventuali danni e non conformità ecc.”

 

 

 

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