Il termine ‘Kaizen’ è un composto da KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore), significa cioè cambiare in meglio, miglioramento continuo. Il padre del termine Kaizen è Masaaki Imai il quale volle così riassumere la filosofia di successo adottata in particolare dalla Toyota. Il concetto non coincide con quello del Ciclo PDCA (Ciclo di Deming) che peraltro anch’esso fa riferimento al miglioramento continuo. Come annota Wikipedia “Il Kaizen come pratica economica è riferito all’efficienza dei fattori produttivi legati alla Microeconomia aziendale attraverso lo sviluppo di Sistemi di Gestione finalizzati al contenimento dei costi di produzione.”
La strategia promossa con il Kaizen è del miglioramento a piccoli passi, nella logica bottom up, cioè a partire dai processi operativi. Tale approccio è diametralmente opposto a quello della innovazione e del cambiamento radicale
A partire dal Ciclo di Deming, il Kaizen ne mutua l’idea circolare, di un processo senza fine, determinato in fasi logicamente successive e concatenate l’una all’altra. Il Plan – Do – Check – Act diventano Problem Solving – Display – Clear – Acknowledge
“In massima sintesi” – prosegue Wikipedia -, “il ciclo Kaizen può essere definito come: